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Bonus SUD in partenza dal 1 maggio

Dubbi e perplessità

L’Anpal con Decreto direttoriale 178 del 19 aprile con il quale istituisce il Bonus Sud 2019, sblocca l’incentivo «Occupazione Sviluppo Sud» previsto dalla manovra di dicembre e che ha di fatto prorogato il Bonus Sud del 2018. Lo sgravio contributivo arriva fino a 8.060 euro all’anno ed è destinato ai datori di lavoro privati che assumono giovani svantaggiati tra i 16 e i 34 anni oppure disoccupati over 35 che non hanno un lavoro retribuito da almeno sei mesi. L’agevolazione è erogabile per chi ha un’attività nelle regioni “meno sviluppate” (Basilicata, Calabria, Campania, Puglia e Sicilia) e nelle regioni “in transizione” (Abruzzo, Molise, Sardegna), indipendentemente dalla residenza del lavoratore. È cumulabile anche con altri incentivi, anche con quelli previsti dal decreto dignità, che spinge l’occupazione stabile under 35 con lo sconto contributivo del 50%, per tre anni, fino a un massimo di 3mila euro annui per chi assume a tempo indeterminato un giovane under 35.

Ma c’è una grossa sorpresa leggendo il testo, infatti l’esonero contributivo per le assunzioni nel mezzogiorno riguarda le assunzioni e le trasformazioni a partire dal 1° maggio 2019.  Il Decreto ANPAL recita testualmente che l’incentivo spetta ai datori di lavoro che assumano, tra il 1° maggio e il 31 dicembre 2019. L’incentivo pertanto non può essere applicato alle assunzioni e le trasformazioni avvenute nel periodo da gennaio ad aprile, ma solo a decorrere dal mese di maggio; non si può parlare di una vera e propria proroga con la vecchia misura, perché non dovrebbe esistere questo blocco di 4 mesi ma un continuum con il 2018.

Ma facciamo un passo indietro. Nell’ultima legge di Bilancio, art. 1, comma 247  Legge 145/2018, è stato istituito un fondo di 500 milioni di euro per il 2019 e altri 500 milioni per il 2020, per rifinanziare il biennio 2019-2020 il bonus per le assunzioni stabili nelle regioni del sud Italia, che grande successo aveva riscosso nel 2018.

La speranza ora è che, in attesa della Circolare INPS con le istruzioni per la fruizione dello sgravio, possa ancora arrivare una rettifica del Decreto ANPAL (così come avvenuto lo scorso anno per la stessa misura e per il bonus Neet 2018), altrimenti saranno molte le aziende che dovranno rinunciare al beneficio, nonostante nel decreto dignità fosse espressamente dichiarata una proroga del 2018.